l sistemi ibridi, combinano al meglio la tecnologia della pompa di calore con quella di una caldaia a condensazione di ultima generazione.
Un prodotto ideale per la sostituzione di una vecchia caldaia a gas, perché è costituito da un elemento interno di dimensioni ridotte e da
un motocondensate esterno.
L’unico collegamento tra le due unità è rappresentato dai tubi del refrigerante, quindi si installa davvero molto semplicemente
e consente risparmi molto interessanti.
La gestione del funzionamento della pompa di calore in relazione alla caldaia viene fatta in automatico, infatti la natura ibrida di questi
sistemi viene gestita completamente dal controllore che viene fornito assieme al sistema:
l’utente può scegliere tra una modalità più ecologica e una più economica.
La prima punta a ridurre le emissioni di CO2 la seconda modalità consente invece di impostare il costo del gas e dell’elettricità e
calcola in tempo reale qual’è la fonte più conveniente sulla base di diversi fattori.
In generale, quando le temperature restano sopra lo zero la pompa di calore è la tecnologia migliore dal punto di vista economico,
a mano a mano che le temperature scendono, e contemporaneamente sale quindi la richiesta di riscaldamento, utilizzerò la pompa di calore
solo per il primo salto termico e la caldaia per mandare l’acqua in temperatura, oppure, quando le temperature sono particolarmente rigide,
utilizzerò solamente la caldaia.
Con il clima italiano, dove si raggiungono anche punte di -7°, ma mediamente le temperature invernali si aggirano attorno ai 2 gradi
centigradi, posso ottenere il massimo beneficio dalla pompa di calore che, da sola o in combinazione con la caldaia, è in grado di
soddisfare oltre il 60% della richiesta di riscaldamento».
Il sistema di riscaldamento che meglio si abbina alla pompa di calore è sicuramente il radiante a pavimento o a soffitto, ma anche altri
sistemi a bassa temperatura, i sistemi ibridi invece possono essere utilizzati con terminali ad alta temperatura,
fino a 65/70 gradi di mandata, come i radiatori.
In altre parole posso comunque utilizzare la pompa di calore per una quota, scaldando l’acqua a 45/50 gradi e completare poi il ciclo
con la caldaia, che porta l’acqua a 65 gradi. Senza considerare che con una gestione in curva climatica per la maggior parte della
stagione del riscaldamento le temperature di mandata sono più consone alle caratteristiche della pompa di calore e la caldaia non è
nemmeno richiesta.
In questo modo riesco comunque a sfruttare al massimo la pompa di calore, ottenendone un grande vantaggio, a differenza invece di altri
sistemi bivalenti, che staccano una tecnologia per utilizzarne un’altra e quindi non le combinano al meglio».
Per quanto riguarda la climatizzazione estiva esistono modelli reversibili, che permetteno di invertire il ciclo della pompa di calore,
in modo tale da farla funzionare anche in raffrescamento, ovviamente in questo caso devono essere presenti dei terminali adatti, ad esempio
dei fan coil».
I sistemi ibridi possono essere di fatto installati in qualsiasi tipologia di edificio, anzi, se consida ad esempio le ultime normative
nazionali, con questi sistemi è possibile anche effettuare lo scarico a parete, quindi non si hanno neanche le limitazioni che vengono date
in molti casi dalle caldaie a condensazione.
Per quanto riguarda il risparmio si parte dal 30% e si arriva al 50%. Dipende da quanto è vecchia la caldaia che vado
a sostituire e dal combustibile che utilizzo, se metano o GPL: ovviamente più è vecchia la caldaia e più è caro il combustibile,
maggiore sarà il risparmio.
In abbinamento ad un impianto fotovoltaico posso ottenere anche un ulteriore 10% di risparmio utilizzando l’energia auto-prodotta».
L’ACS viene prodotta dalla caldaia a condensazione in modo istantaneo, ma è possibile inserire un sistema di accumulo se si vuole
installare un impianto solare.
Vantaggi:
Il primo aspetto è senza dubbio il risparmio sui costi di gestione del riscaldamento che, come già detto, può superare anche il 50%.
Un’altra cosa molto importante è che essendo dei sistemi ad energia rinnovabile si ha una riduzione dei consumi di energia primaria,
in questo modo si riesce a guadagnare fino a due classi energetiche,
l’immobile o l’appartamento acquista quindi fino a un 6% di valore in più.
Infine potendo impostare il costo al metro cubo del gas e il costo al kW/ora dell’elettricità si possono tenere sotto controllo
i costi del riscaldamento.